
Brigata Maddalena. Storie di internazionaliste dal Rojava
Esperimento narrativo a più voci che tenta di avvicinare sguardi e stringere complicità con chi combatte la guerra di liberazione in Kurdistan e con tutte le donne che dedicano la vita alla rivoluzione.
Si compone di contributi di quattordici donne internazionaliste che in momenti diversi, tra il 2012 e l’estate del 2019, hanno viaggiato nella Confederazione Democratica della Siria del Nord e dell’Est, il Rojava. Alcune hanno partecipato alle formazioni delle YPJ, le Unità di Difesa delle Donne, altre sono partite da sole per conoscere e apprendere da questa rivoluzione, altre hanno viaggiato come delegazione solidale, e altre ancora che tutt’oggi lavorano nella regione come cooperanti internazionali.
Attraverso queste righe raccontano il loro incontro con la realtà del Rojava prima dell’invasione turca, cominciata il 9 ottobre del 2019: da una parte, l’autoriflessione intima e personale generata dall’impatto con le terre della rivoluzione; dall’altra, la descrizione, direttamente dal terreno, della guerra contro l’ISIS e delle pratiche di resistenza e autonomia delle donne – dalle comuni alle Case delle Donne, dai Centri di ricerca di Jineolojî al progetto di eco-villaggio delle donne, Jinwar.
Il libro è stato scritto con la complicità del Comitato di Jineolojî d’Europa e d’Italia, dell’Ufficio di Informazione del Kurdistan in Italia (UIKI Onlus – Roma), e dell’Ufficio delle donne curde per la pace (CENI – Dusseldorf).
Coperti i costi di stampa, l’intero ricavato del libro finanzierà le attività del
Comitato di Jineolojî-Italia, che da tre anni crea momenti d’incontro e formazione attorno alla “scienza delle donne” e al Confederalismo Democratico.
PRESENTAZIONI
PLAYLIST

AUTORE
Jérôme Baschet
ADDIO AL CAPITALISMO
Autonomia, convivialità e molteplicità di mondi
É giunto il tempo di riaprire il futuro. Di pensare concretamente ciò che potrebbe essere un mondo liberato dalla tirannia capitalista. Questo libro si propone di farlo a partire da quella “utopia reale” costituita dalle pratiche sociali e politiche sperimentate dall’insurrezione delle comunità zapatiste.
Dall’esercizio della democrazia radicale d’autogoverno alla liberazione del comune dalla forma Stato; dal rifiuto della logica distruttrice del valore, alla deprofessionalizzazione delle attività; dall’affermazione della pluralità delle soggettività e delle forme d’emancipazione alla creazione delle condizioni per un vero scambio interculturale: sono queste alcune delle linee che tracciano i contorni di un anticapitalismo oltre lo Stato, il produttivismo e l’eurocentrismo.
Jérôme Baschet, basandosi sulla conoscenza diretta dell’autonomia Zapatista, abbandona le vecchie formule rivoluzionarie che nel corso del XX° secolo hanno mostrato il loro tragico fallimento e indica altre vie per la realizzazione pratica di una nuova maniera di vivere.